I primi allarmi che "qualcuno" stava sparando sono di circa mezzanotte, mentre l'intervento delle forze dell'ordine c'è stato verso le 2 del mattino. Come mai questo strano ritardo? L'omicida Omar Siddiqui Mateen non era solo, dato che diverse testimonianze subito dopo l'eccidio, successivamente ritrattate, avevano parlato della presenza di almeno altri due attentatori.
Il massacro ad Orlando è stato a quanto pare un tipico attacco "Fals Flag", attacco sotto falsa bandiera orchestrato da elementi interni all'amministrazione Obama per favorire il candidato Democratico Hillary Clinton presso la comunità LGBT contro il suo avversario repubblicano.
L'attenzione del popolo americano però viene distolta da quello che si sta rivelando uno dei più grandi crimini di stato mai perpetrati negli Stati Uniti.

Le 49 Vittime del Massacro "False Flag" di Orlando
Questo assalto alla discoteca Pulse è stato in realtà orchestrato dalla più grande compagnia di sicurezza privata del mondo denominata G4S. L'evento sarebbe stato ancora più devastante se non fosse stato sventato da due ufficiali di Polizia Locale fuori servizio, Scott Smith e Jeffrey Backhaus, che arrivati al luogo del massacro prima del previsto, hanno iniziato a sparare sulla Squadra G4S guidata da Omar Siddiqui Mateen.
Solo grazie al lavoro dell'Intelligence Russa della SVR che hanno tenuto sotto controllo tutte le comunicazioni elettroniche in Florida negli ultimi 3 mesi, a seguito di dislocamento di alcune migliaia di terroristi che si stavano addestrando per andare in Siria, ha consentito di tracciare i movimenti delle squadre di questa compagnia anglo-amaricana (con entrature anche nel Mossad e SHin-Bet Israeliano) e ricostruire correttamente l'accaduto.
Senza il loro supporto, che hanno avuto modo di pubblicare verso i diversi canali dei blog alternativi, lo sforzo di propaganda dell'amministrazione Obama per nascondere la verità di questa strage avrebbe avuto effetto massimo: incolpare chi parla contro i diversi e giustificare l'abolizione del secondo emendamento per togliere le armi al popolo americano (e quindi un attacco frontale contro Trump).
Secondo la narrazione dei media mainstream, l'attacco sarebbe iniziato poco dopo le 02:00 del 12 giugno. Il rapporto dell' intelligence SVR ha invece notato che, attraverso le loro intercettazioni elettroniche, l'assalto era in realtà iniziato oltre 2 ore prima, poco prima di mezzanotte in data 11 giugno e, come verificato dai numerosi account Twitter, pubblicato dalle vittime intorno a quell'ora.
Ancora peggio è la bugia sulla linea temporale e spaziale degli accadimenti.
Secondo questo rapporto, i poliziotti fuori servizio che hanno effettivamente iniziato il loro scontro a fuoco con i membri di questo gruppo della G4S, lo hanno fatto a poco più di un isolato di distanza dalla Pulse Night Club, e non intorno alla discoteca. e i media statunitensi incredibilmente hanno descritto gli elementi di questa squadra come vittime civili che stavano per essere messi in sicurezza , quando, in realtà, essi sono stati feriti diversi operatori G4S (tra cui un cecchino ) per essere quindi riportati indietro alla Pulse Night Club per essere posti sotto custodia .
Sono state raccolte inoltre diverse testimonianze di molti sopravvissuti che hanno riferito di aver visto numerosi uomini vestiti di nero (probabilmente dello stesso gruppo G4S) che hanno partecipano a questa strage usando armi automatiche. Il governo degli Stati Uniti sta cercando di oscurare queste anomalie, anche rimuovendo i video sui social, per alterare la percezione degli accadimenti presso l'opinione pubblica.
Infine, essendo stato abbandonato dalla propria squadra, presa in fallo dai poliziotti locali, e resosi conto di essere diventato una pedina sacrificabile, Omar Mateen ha capito che doveva trasformare questa strage in qualcosa di diverso: ha chiamato il 911 ( come il nostro 113) ed ha dichiarato che ha fatto la strage in nome di Allah e per conto dell'ISIS. Di fatto depotenziando enormemente lo scopo principale per cui era stata realizzata e consentendo al candidato Repubblicano alla presidenza USA Donald Trump, di contrattaccare l'amministrazione Obama sul tema del terrorismo, invece che sull'odio di genere e sull'uso delle armi.
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